L’uomo accusato di duplice omicidio a Verona per la morte della mamma e del papà ha confessato alla sua coinquilina.
Osvaldo Turazza, il 54enne accusato del duplice omicidio a Verona in cui avrebbe ucciso i suoi genitori, avrebbe confessato tutto alla sua coinquilina Sara. La donna lo avrebbe poi convinto a costituirsi alla polizia.
“Ho preso il coltello da cucina e le ho tagliato la gola. Ma lei era ancora viva. A quel punto è arrivato papà, urlando, e io allora gli ho piantato il coltello e l’ho ucciso davanti agli occhi di mamma. E poi è morta anche lei” avrebbe raccontato Osvaldo a Sara nella notte. La 44enne condivide da poco tempo la casa con il presunto assassino che la notte del duplice omicidio sarebbe tornato a casa confessandole: “Stasera li ho uccisi. Ho ucciso mia mamma e mio papà”.
Il racconto della donna
Come riporta il Corriere della Sera, Sara avrebbe conosciuto Turazza in un bar qualche settimana prima dopo di che le ha offerto di andare a vivere con lui. “Ho pensato che potessimo darci una mano a vicenda. Dormiva sul divano, in cambio mi doveva dare un po’ di soldi, visto che adesso lavorava per un’impresa di pulizie“. La coinquilina racconta che sembrava una brava persona, nonostante i problemi di dipendenze da droghe. “Ad ogni modo non è mai stato violento. Anzi, a suo modo, era pronto ad aiutare gli altri”.
La notte dopo il duplice omicidio lei aveva notato un taglio sulla mano ma aveva creduto alla sua versione che se lo era procurato sul posto di lavoro. Poi, alle 5 di mattina è arrivata la confessione. “Alle 5 del mattino ha cominciato a bussare alla porta della mia camera, forse si era fatto di qualcosa: ‘Sara, ho bisogno di parlarti’, mi ha detto“.
Dopo la confessione, la coinquilina lo ha convinto a costituirsi. “Quando ha finito di dirmi quelle cose, ero sconvolta. Mi sono ubriacata per stordirmi. Avrei voluto cancellare tutto“. Sara racconta che Osvaldo voleva suicidarsi con un coltello ma lei lo ha convinto a consegnarsi alla polizia e lo ha accompagnato a farsi arrestare.
